La Valle Stretta
Geograficamente la Valle Stretta fa parte del bacino del Po, è la più occidentale di questo bacino e quindi delle Alpi italiane.
Dopo il trattato di pace del 1947 è entrata a far parte del territorio francese ed è stata aggregata al comune di Névache.
La valle si sviluppa per circa 10 km (dal monte Thabor al Pian del Colle) e occupa oltre 40 kmq e per oltre metà del suo corso è incassata in un solco stretto, da cui il nome di Valle Stretta.
Piuttosto aspra in basso, la valle si ingentilisce oltre i limiti del bosco, con larghe praterie solcate da numerosi corsi d'acqua, e costellate di laghi, laghetti e cascate.
La flora è ricca e variegata proprio per la varietà del substrato geologico e per la geomorfologia che la contraddistingue: si va dalle praterie ai ghiaioni, dalle aree umide a quelle siccitose, dalle vallette laterali molto aperte alle gole.
La fauna maggiore è abbondante e comprende tutte le alpine ad eccezione dello stambecco, e senza quegli squilibri portati altrove dagli ungulati reintrodotti.
La Valle Stretta è dunque una valle ad alta specificità paesaggistica e naturalistica e di elevata qualità ambientale, dovel’impatto umano si è fatto sentire poco.
Se si esclude il fondovalle, è una delle poche valli rimaste intatte delle nostre montagne.
Prima che arrivasse il turismo la valle aveva una vocazione meramente pastorale.
A fine ’800 è iniziato il turismo, favorito dalla ferrovia.
Tutto ha preso l’avvio nei tempi dell’alpinismo esplorativo di quei pochi ardimentosi che andavano a conquistare le vette, magari già salite da tempo da anonimi montanari locali. In seguito sono arrivati gli alpinisti ad aprire vie nuove, soprattutto tra le due guerre e nell’immediato dopoguerra, e la Valle Stretta si è fatta un nome grazie a Gervasutti, Boccalatte, Gagliardone e De Rege, Rivero, Dubosc, De Albertis, Rabbi, Rossa, Bonatti, Motti.
Non va dimenticato che sulla Parete dei Militi, imponente muraglia alta fino a 400 metri, si sono svolte nel 1985, grazie all’iniziativa di A. Mellano e E. Cassarà, le prime gare di arrampicata sportiva nel nostro Paese.
Anche lo scialpinismo ha trovato qui un buon terreno, soprattutto lo ski de printemps, con la classica salita al Thabor e con una miriade infinita di gite e di traversate molto frequentate da italiani e francesi.
Per quello che riguarda l’escursionismo, la Valle Stretta in estate offre una vasta rete di sentieri con differenti caratteristiche e difficoltà.
Il Giro del Tabor, GR 5 e 57 , il GTA e la recente "Via Alpina" fanno tappa presso il "Rifugio i Re Magi".
Il Lago Verde, il Colle di Thures, il Piano della Fonderia sono alcune gite che vi permetteranno di scoprire la Valle Stretta in famiglia.
Numerose escursioni sono possibili partendo dal Rifugio i "Re Magi".
Infine, è possibile effettuare un raid di più giorni dormendo nei rifugi, seguendo il GR 57 o le sue numerose varianti.